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Il Ph vaginale rappresenta il più importante fattore protettivo contro infezioni batteriche dei genitali interni. Il Ph vaginale, fisiologicamente acido, ha infatti il compito di mantenere stabile l’ecosistema vaginale ossia l’insieme dei microrganismi che costituiscono la flora batterica vaginale, favorendo i batteri “buoni” come i bacilli di Doderlein e limitando la crescita di specie batteriche in grado di causare malattie.

CHE COS’è IL PH?

Il pH è un indicatore che misura il grado di acidità di liquidi biologici e tessuti. Il pH può essere neutro se ha valore 7, acido se ha valori inferiori a 7 e alcalino o basico se ha valori superiori a 7. Il Ph vaginale fisiologico è acido e ha valori compresi tra 4 e 5 e per il mantenimento di questi livelli hanno ruolo primario i bacilli di Döderlein.

CHE COSA SUCCEDE SE MODIFICA IL PH VAGINALE?

I batteri buoni, e in particolare i bacilli di Doderlein si riducono, a vantaggio di germi minoritari come la Gardnerella, responsabile della vaginosi e aprono la strada ai microrganismi intestinali che, colpendo la vagina e la vescica, possono causare vaginiti e cistiti recidivanti.

QUALI FATTORI POSSONO MODIFICARE LIVELLI OTTIMALI DI PH?

Alcuni fattori possono modificare i valori di Ph alterando l’equilibrio dell’ecosistema vaginale:

  • – il livello di ormoni sessuali circolanti e in particolare degli estrogeni;
  • – il sangue mestruale. Durante la mestruazione l’ambiente vaginale tende a modificare fisiologicamente come conseguenza del sangue mestruale. Il sangue mestruale che ha valori di pH pari a 7,39 ed è quindi leggermente basico, può modificare i valori di Ph vaginale da acido verso il basico alterando il normale equilibrio vaginale soprattutto se la donna ha una mestruazione prolungata e abbondante.
  • – Lo sperma. Lo sperma ha ph leggermente basico (7,39) ed è per questo che rapporti frequenti possono modificare il grado di acidità vaginale, alterando l’equilibrio della flora batterica;
  • le infiammazioni intestinali che possono essere responsabili del passaggio di germi come l’Escherichia coli dall’intestino alla vagina;
  • gli antibiotici.

SINTOMI. COME CAPIRE SE IL PH VAGINALE è CAMBIATO

Il sintomo tipico dell’aumento del pH vaginale è l’odore sgradevole delle secrezioni vaginali. Può essere sintomo di alterazione anche bruciore intimo. Responsabile dell’odore sgradevole è l’aumento di microrganismi come la Gardnerella, normalmente presente in vagina ma in quantità minime. 

LA MISURAZIONE

È possibile chiedere al ginecologo di misurare il pH vaginale. Il ginecologo utilizzerà uno stick vaginale che, a seconda della variazione di colore, indicherà se siamo difronte ad un’alterazione del pH: un pH acido renderà un colore giallo, valori di Ph intorno a 5 tenderanno a rendere il colore verde, blu se il valore si aggira intorno a 7.

ETà E PH VAGINALE

In età fertile è acido, compreso tra 3,5 e 4,5, perché la flora batterica vaginale normale è composta prevalentemente da lattobacilli, che producono acido lattico. Nell’infanzia e dopo la menopausa invece è più elevato, perché i lattobacilli sono presenti in minore quantità.

LA SCELTA DEL DETERGENTE INTIMO

Per l’igiene intima è sempre consigliabile usare detergenti che abbiano un pH simile a quello vaginale fisiologico, cioè acido (con valori compresi tra 4 e 5) dall’adolescenza per tutta l’età adulta, più vicino a valori neutri per le bambine e le donne in menopausa. Per approfondire leggi anche I detergenti intimi: ad ogni donna il suo detergente. Sulla scelta del detergente intimo in gravidanza leggi anche: Il detergente intimo in gravidanza.

Ogni informazione presente sul sito non costituisce parere medico né sostituisce il parere di un medico. Le informazioni riportate in questo articolo sono estratte e rielaborate da:

Dott.ssa A. Grazziotin, Microbiota vaginale: come si fa a sapere se il pH è cambiato (video), 7 luglio 2016

Dott.ssa A. Grazziotin, Microbiota vaginale: quali fattori lo possono alterare (video), 30 giugno 2016

Dr.ssa Nicoletta Danuso,Ginecologia: Risposte alle domande più frequenti, PH vaginale, Idoctors.it, 21 maggio 2014

Dott.ssa A. Grazziotin, Il ph vaginale: ruolo, alterazioni, strategie di cura (audio intervista), 3 giugno 2007